Benessere Personale: nutrire le 4 dimensioni del sé

Quando parliamo di nutrizione, lo stesso termine ci riporta al solo cibo che introduciamo dalla bocca per nutrire il nostro corpo.

Ma non è proprio così, nutrirsi vuol dire prendersi cura delle quattro dimensioni che compongono il sé, ne hai mai sentito parlare?
Proviamo a vedere insieme quali sono e quanto importanti sono.

Dimensione del corpo

Negli anni siamo tutti diventati più bravi e mi permetto di dire più disciplinati (c’è un articolo intressante sul sito infermieraonline.it che parla di disciplina).

Praticare attività fisica, come camminare a passo sostenuto, fare jogging, oppure molto di moda nell’ultimo periodo fare street workout un nuovo modo per tenersi in forma, che prevede esercizi da svolgere con le cuffie nelle orecchie dove, l’istruttore impartisce ordini di movimento, oppure dolcemente fare yoga.

Alimentarsi in modo equilibrato per il sostegno ad una vita sana, idratarsi in modo adeguato a preservare la salute delle nostre cellule e quindi dei nostri organi.

Prenderci cura del nostro buon sonno riposare bene di notte, e svegliarci riposati al mattino è il preludio per vivere una giornata ricca di energia che possiamo spendere per i nostri sogni, progetti, la famiglia, il lavoro, liberandoci dallo stress.

Dimensione del cuore

L’essere Umano è da sempre un animale sociale, la dimensione del cuore riguarda proprio questa sfera, gli affetti, i legami che abbiamo con le persone più importanti della nostra vita, provate ad immaginare cosa faremmo senza questa dimensione, saremmo esseri viventi nutriti per metà.

Le relazioni, fin dalla nostra prima infanzia influenzano la nostra personalità, il modo in cui pensiamo a noi stessi e al resto del mondo. Spesso mi sento dire io sto bene anche da solo non ho bisogno di nessuno!

Certo per qualche giorno, una settimana, forse anche un mese, ma poi il desiderio di Amare di confrontarci con l’altro, di essere ascoltati ci fa desistere e magari diamo inizio alla ricerca spasmodica di chi potrebbe affiancarci nel nostro viaggio.

La capacità di interagire con gli altri ci insegna a migliorarci, crea spesso delle relazioni riconosciute come fonti di benessere, cariche di significato e perché no anche di felicità.

Dimensione della mente

La dimensione della mente riguarda: l’apprendimento, la scoperta, la curiosità, l’evoluzione e la crescita individuale la capacità di imparare cose nuove, un processo che richiede tempo, impegno e perseveranza.

Ma credo che chiunque possa migliorare la propria capacità di apprendimento con le giuste strategie e atteggiamenti, a proposito avete mai sentito parlare prima di Ipnosi clinica?

Vi è mai successo di spiegare qualcosa di nuovo a qualcuno e voi avvertite di aver consolidato la vostra conoscenza?

A me capita spesso quasi come se stessi utilizzando una terminologia più comprensibile per fissare e memorizzare meglio quel concetto, ma allo stesso tempo sto condividendo, non vi sembra bellissimo?

Dimensione spirituale

Qualche giorno fa mi è fortunatamente capitato di ascoltare una replica del congresso a cui ha partecipato il prof. Franco Berrino medico epidemiologo:

“Che siamo credenti o no, praticanti o no, nel nostro cervello ci sono le tracce delle tradizioni spirituali, dei simboli, dei riti, dei tabù, delle paure e il corpo risponde a questi richiami. Le pratiche spirituali influenzano il benessere mentale e fisico. Le pratiche fisiche si integrano con quelle spirituali”.

La spiritualità è forse la dimensione meno esplorata tra tutte quelle che rientrano a far parte del concetto di salute. Eppure, è citata dall’Oms come “Tema che non può essere escluso”.

Il teologo Hanz Gutierrez sostiene che senza spiritualità non c’è salute né fisica, né emotiva e né antropologica.

Della sfera della spiritualità fanno parte valori come la gentilezza, l’altruismo, il perdono, la gratitudine, la compassione, la disposizione all’ottimismo, alla gioia, la cura delle relazioni, l’Amore disinteressato, il rispetto per sé stessi e per gli altri e per il mondo che ci circonda.

Valori che, se coltivati con pratiche quotidiane possono avere un alto impatto biologico, vitale, emotivo, sociale sia sul singolo che sulla comunità di riferimento.

Dalle parole enunciate con discrezione ma con determinazione dal prof Berrini si evince che: In accordo a questo nuovo paradigma scientifico, vive meglio e più a lungo non l’individuo più forte che si lancia con velocità per raggiungere i propri obiettivi a discapito dell’altro, ma il più gentile, il più compassionevole, il più incline a raggiungere un maggior livello di consapevolezza nei confronti di se stesso e della vita degli altri.

Nutrire le quattro dimensioni del sé per una vita equilibrata ed appagante

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